venerdì 3 giugno 2011

PERCHE' VOTARE QUATTRO SI AL REFERENDUM DEL 12-13 GIUGNO

di Fabio Remedia

Domenica 12 e lunedì 13 giugno saremo chiamati ad esprimerci su quattro quesiti del referendum abrogativo di leggi attualmente in vigore, che vanno dalla privatizzazione dell'acqua, alla realizzazione di centrali nucleari e al legittimo impedimento per il Presidente del consiglio e per i ministri.

Trattandosi di referendum abrogativo voteremo SI se vorremmo abolire leggi già in vigore, voteremo NO se vorremmo mantenerle.

Ma analizziamo i quattro quesiti nel dettaglio.


  1. SCHEDA DI COLORE ROSSO
    Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica
    Il quesito si riferisce ad una norma che assegna ai privati il servizio idrico.
  • Vota SI chi è contrario alla privatizzazione del servizio idrico come previsto nella c.d. Legge Ronchi;
  • Vota NO chi sostiene che l'intervento del privato serva a migliorare il servizio.

E' mia ferma convinzione che l'acqua è e deve rimanere un bene comune e non essere gestito da privati secondo logiche di mercato piuttosto che come servizio per il pubblico. Per tale motivo ritengo giusto abolire la legge Ronchi votando SI al primo quesito.


  1. SCHEDA DI COLORE GIALLO

    Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito”
    La norma in vigore che permette di aumentare le tariffe per adeguarle alla remunerazione del capitale investito consente al gestore del servizio di ottenere profitti caricandoli sulle bollette.
  • Vota SI chi vuole abolire questa norma che consente di aumentare la tariffa della fornitura idrica di un 7% sulla bolletta;
  • Vota NO chi sostiene che senza tale norma non ci sarà da parte di privati interessi a gestire il servizio.

Come già detto sopra ritengo l'acqua un bene comune e credo che non debba essere fonte di reddito e quindi di speculazione. Votare SI, quindi, significa abolire una norma a mio avviso sbagliata.


  1. SCHEDA DI COLORE GRIGIO

    Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia nucleare”
    Il quesito si riferisce a quelle norme che permettono la realizzazione di nuovi impianti nucleari per la produzione di energia elettrica nel territorio nazionale.
  • Vota SI chi vuole abolire tali norme per impedire che vengano realizzate nuove centrali nucleari nel territorio nazionale. Il piano italiano prevede la costruzione di otto nuovi reattori in quattro nuove centrali.
  • Vota NO chi sostiene che l'energia elettrica costerebbe meno se prodotta in tali centrali.

La riflessione che ho fatto in merito al tema dell'energia nucleare mi ha portato a fare due considerazioni.
La prima è di carattere economico. E' vero che l'energia elettrica prodotta nelle centrali nucleari costa meno, ma l'elevato investimento finanziario necessario alla realizzazione delle centrali e lo smaltimento delle scorie riadioattive, che sono anche pericolose, produrranno dei costi che graviteranno per forza di cose sulle nostre bollette e non genereranno quel risparmio che si può pensare. I soldi che si dovrebbero investire in tale operazione potrebbero essere invece utilizzati per un piano energetico basato sulle fonti rinnovabili non inquinanti e non pericolose.
La seconda considerazione riguarda i rischi che comportano le centrali nucleari. I fatti di cronaca di questi ultimi tempi infatti ci mettono all'erta sulla loro pericolosità. Basti pensare al terremoto in Giappone per citare un fatto recente ed alle conseguenze che potrebbe provocare lo scoppio di una centrale nucleare nel nostro territorio che è un territorio ad alta sismicità.
Del resto Germania e Svizzera hanno scelto di rinunciarvi per sempre, qualcosa vorrà dire.
Per tali motivi credo sia giusto votare SI a questo quesito.


  1. SCHEDA DI COLORE VERDE

    Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010 n. 51 in materia di legittimo impedimento del Presidente del consiglio e dei ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte di Cassazione”
    La norma in vigore, parzialmente riscritta dalla Corte costituzionale, prevede che il giudice valuti volta per volta se l'assenza in aula dell'eventuale imputato Presidente del consiglio o ministro sia legittima o no.
  • Vota SI chi ritiene che il Presidente del consiglio ed i ministri non debbano anteporre l'esercizio delle loro funzioni alle esigenze della giustizia, facendosi giudicare come un comune cittadino
  • Vota NO chi pensa che la legge attuale operi un bilanciamento tra le esigenze della giustizia e la governabilità proprio attraverso lo strumento di giudizio del giudice sulla legittimità o meno dell'assenza dell'imputato.

Io credo che difronte alla legge dobbiamo essere tutti uguali, indipendentemente dalla classe sociale a cui apparteniamo, dal lavoro che svolgiamo o dal ruolo che abbiamo nella società. Ritengo che le norme a cui si riferisce il quarto quesito non applicano questo principio e pertanto ritengo giusto votare SI, per abolire tali norme.



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